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Ultimi dieci giorni di Maggio: caldo e ancora poca pioggia, che sia …

Che sia un anno fuori dal comune lo si era capito già dai dati invernali, piogge così scarse non si vedevano da metà degli anni ’50 e Il mese di maggio continua la caldissima serie del 2017 con temperature medie registrate in aumento rispetto agli anni passati, per gli ultimi 10 giorni del mese sono previsti ancora aumenti fino a raggiungere e superare i 30 gradi in tutto il centro Italia.

Ci aspetta una settimana tranquilla, prevalentemente soleggiata e con temperature in aumento, sia minime che massime in tutta la Regione Toscana. La vegetazione continuerà a svilupparsi rapidamente, completando la fioritura della vite in tutta la Regione.

Interessanti i dati della settimana scorsa, dove le temperature registrate sono state anche di 3-4 gradi sopra alle medie, qui sotto i grafici del consorzio LaMMA relativi a temperature e piogge, che nonostante le aspettative sono risultate molto scarse.

Sarà utile per questa campagna 2017 l’esperienza accumulata con il nostro ProTech, che negli anni ha dimostrato grande efficacia sia per gli stress da caldo che per gli stress idrici (molti dei nostri clienti lo ricorderanno anche per gli importanti risultati ottenuti dopo la gelata di fine Aprile) un induttore davvero efficace contro ogni genere di stress abiotico!

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Schermata 2017-05-22 alle 18.00.28

 

L’agronomo consiglia

Per quanto le condizioni per le infezioni di peronospora non saranno presenti questa settimana (da valutare le condizioni di ogni specifico posto), alcune zone erano a rischio la settimana scorsa, si consiglia quindi di monitorare eventuali sintomi per valutare la difesa.

Deve inoltre rimanere alta l’attenzione per Oidio, e Tignoletta della vite che sono in questo momento in fase rischio! Si consiglia quindi di istallare le trappole e continuare a monitorare i sintomi, che come sempre potrete trovare in dettaglio nel nostro PDF gratuito che riceverete iscrivendovi alla newsletter in fondo.

Le condizioni del 2017 sono ottimali per l’utilizzo degli induttori di resistenza, la continua presenza di basso rischio rende la difesa tradizionale costosa e molto impattante rispetto al rischio. Gli induttori invece rendono le piante estremamente rapide e reattive nei confronti dei patogeni e nelle condizioni attuali renderebbero le colture molto meno avide di trattamenti tradizionali.

Se vuoi rimanere informato iscriviti alla nostra newsletter, riceverai anche il nostro PDF gratuito pieno di foto e informazioni per il riconoscimento delle principali malattie della vite




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