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Temporali e grandine: gestione delle spaccature e dei marciumi

Pioggia, grandine e alta umidità alternata ad ondate di calore: la condizione perfetta per lo sviluppo di Botrytis cinerea e marciumi.

Quali sono i rischi?

La Botrytis cinerea è un fungo della famiglia delle sclerotiniaceae,  patogeno comune su molte varietà vegetali, caratterizzato da un’elevato numero di conidi ialini ubicati sui conidiofori, strutture ramificate caratteristiche e ben visibili in caso di infezione.

I conidi vengono dispersi dal vento e dall’acqua piovana e provocano nuove infezioni, predilige ambienti caldi e umidi.

Botrytis cinerea è capace di notevole variabilità genetica che, grazie anche alla velocità di diffusione e di moltiplicazione la rende estremamente capace di formare popolazioni resistenti ad antibotritici chimici!

Un altro problema in condizioni climatiche avverse, specialmente dopo una stagione molto siccitosa e calda sono i marciumi, primo fra tutti il marciume acido.

A seguito di temporali intensi o grandinate violente, gli acini si spaccano facendo fuoriuscire liquidi, ambiente perfetto per funghi e batteri inquinanti, specialmente lieviti apiculati, ossidativi e batteri acetici.

Rischio alto, l’umidità e le precipitazioni aiutano i patogeni

In condizioni estremamente favorevoli, Botrytis e marciume acido possono arrecare danni enormi in poco tempo.

In condizioni favorevoli botrytis danneggia anche apparato fogliare e legno, oltre che grappoli e germogli, arrecando danni e sviluppando sulla pianta popolazioni resistenti molto difficili da combattere.

Il rischio maggiore sui grappoli per le varietà a grappolo compatto e uva da tavola.

La stagione calda e siccitosa ha reso le bucce in media più sottili e delicate rispetto agli anni passati, le forti precipitazioni che stanno colpendo l’Italia da agosto rendono la situazione a rischio.

Soluzioni, in condizioni critiche la più efficace è la più naturale, ecco perché

Quali sono le alternative?

Bentonite e zeoliti hanno una sola azione meccanica di assorbimento dell’acqua, ma se l’umidità è elevata come in questa fase e la bagnatura è consistente allora è davvero inefficace, oltre che a trasformarsi in una sorta di “spugna umida” ben ancorata ai grappoli. Non aiutano la cicatrizzazione e non hanno effetto sui patogeni.

– Il metabisolfito di potassio non ha nessun tipo di azione in ambienti aperti poiché l’anidride solforosa che si forma in soluzione acquosa evapora rapidamente.

La soluzione più efficace in assoluto per Botrytis è lavorare sulla piantail patogeno non può sviluppare resistenza alle difese naturali di una pianta in salute.

La nostra soluzione a questo problema, con ottimi risultati già dal 2002 è Antimyc, un complesso di microrganismi e amminoacidi in grado di stimolare il perfetto equilibrio vegetativo in condizioni di forte umidità.

L’uso di microrganismi specifici, come quelli presenti in Antimyc, rende la pianta forte e vigorosa stimolando quei metabolismi responsabili della diffusione di PR Proteins, con l’uso di Antimyc si riporta l’equilibrio microbiologico in condizioni di normalità nel giro di poche ore.

 

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