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Finale di stagione umido: i vantaggi di una pianta in salute
Pioggia e alta umidità alternata ad ondate di calore con temperature sopra la media stagionale: la condizione perfetta per lo sviluppo di Botrytis cinerea.
Conoscere il patogeno
La Botrytis cinerea è un fungo della famiglia delle sclerotiniaceae, patogeno comune su molte varietà vegetali, caratterizzato da un’elevato numero di conidi ialini ubicati sui conidiofori, strutture ramificate caratteristiche e ben visibili in caso di infezione.
I conidi vengono dispersi dal vento e dall’acqua piovana e provocano nuove infezioni, predilige ambienti caldi e umidi.
Botrytis cinerea è capace di notevole variabilità genetica che, grazie anche alla velocità di diffusione e di moltiplicazione la rende estremamente capace di formare popolazioni resistenti ad antibotritici chimici!
Rischio diffusione 2019 alto, l’umidità aiuta il patogeno
In viticoltura il rischio maggiore è la diffusione virulenta del patogeno sui grappoli in periodo prevendemmiale. In condizioni estremamente favorevoli, la Botrytis può arrecare danni enormi in poco tempo.
In condizioni favorevoli Botrytis danneggia anche apparato fogliare e legno, oltre che grappoli e germogli, arrecando danni e sviluppando sulla pianta popolazioni resistenti molto difficile da combattere.
Il rischio maggiore sui grappoli per le varietà a grappolo compatto e uva da tavola.
La stagione calda ha reso le bucce in media più sottili rispetto agli anni passati, l’umidità elevata riscontrata nella seconda metà di agosto rende la situazione a rischio.
Soluzioni, in condizioni critiche la più efficace è la più naturale, ecco perché
Escludendo Antibotritici sistemici, per ovvie ragioni inutilizzabili a ridosso della raccolta, la bentonite, anche in combinazione con metabisolfito non è una soluzione e il motivo è scientifico:
– La bentonite ha una sola azione meccanica di assorbimento dell’acqua, ma se l’umidità è elevata come in questa fase e la bagnatura mattutina è consistente allora è davvero inefficace, oltre che a trasformarsi in una sorta di “spugna umida” ben ancorata ai grappoli.
– Il metabisolfito di potassio non ha nessun tipo di azione in ambienti aperti poiché la poca anidride solforosa che si forma evapora rapidamente.
– Molta bentonite e molti sali di potassio rimangono sull’uva, compromettendo anche le successive fermentazioni.
La soluzione più efficace in assoluto per Botrytis è lavorare sulla pianta, il patogeno non può sviluppare resistenza alle difese naturali di una pianta in salute.
La nostra soluzione a questo problema, con ottimi risultati già dal 2002 è Antimyc, un complesso di microrganismi e amminoacidi in grado di stimolare il perfetto equilibrio vegetativo in condizioni di forte umidità.
L’uso di microrganismi specifici, come quelli presenti in Antimyc, rende la pianta forte e vigorosa stimolando quei metabolismi responsabili della diffusione di PR Proteins, con l’uso di Antimyc si riporta l’equilibrio microbiologico in condizioni di normalità.
Ecco perché affidarsi ad un biocontrollo piuttosto che a fungicidi chimici:
il nostro prodotto di riferimento è Antimyc, un prodotto naturale in grado di ristabilire l’equilibrio della microflora sulla vegetazione.
Antimyc, non è dannoso ne per l’ambiente ne tantomeno per la salute; non ha periodo di carenza e non influisce con i processi fermentativi, questo è il grande vantaggio di un prodotto per la salute vegetativa della pianta!
L’elevato contenuto di microrganismi specifici è in grado di riequilibrare sia la microflora fogliare che radicale stimolando lo sviluppo vegetativo.
Un nostro tecnico ti risponderà al più presto
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